Sospesa tra i pensieri, quei pensieri che corrono veloci nelle praterie irlandesi della mente. Pensieri veloci, Pensieri positivi, Pensieri tristi e Pensieri reali come il sangue che scorre amaro nelle vene ora.
Come lame le parole che di tanto in tanto odono le orecchie, come lame le lacrime che dal viso muoiono sul petto ormai stanco di affannarsi. Inseguo dei sogni non miei, inseguo dei sogni non visti dai miei occhi mentre, l’unica cosa che dovrei vedere è me stessa in bilico e pronta a cadere. Me stessa scalza, con i capelli sciolti e al vento e vestita di bianco….che cerca di credere…crederci… Sempre.
Sono pronta e in grado di salvarmi? Sono pronta a spiegare le deboli piume, ormai degnamente fortificate e pronte ad essere annoverate tra ali di tutto rispetto? Sono pronta a spiccare il mio volo..il volo per eccelenza…il grande volo….il primo, vero, volo?
Sligo, il mio pensiero è per te. La terra dove i miei sogni ebbero inizio, la terra dove il mio cuore vuole da sempre riposare…non ho nulla per le mani e tu, forse sei li, ad attendermi. Nessuno comprende i miei pensieri, le mie lacrime e nemmeno le mie parole. Parole taglienti con le quali difendo da sempre me stessa e il mio piccolissimo mondo.
Sospesa in tutto questo. In un mondo che non mi appartiene e in un mondo lontano da quello che cerco disperatamente di raggiungere. Piccoli passi per grandi cambiamenti, ma i miei passi sono sempre più pesanti e lenti. Cime di alberi che si muovono sulla mia testa mentre distesa osservo nuvole e stelle, muoversi e brillare. Io, parte integrante dell’ Universo naturale ma non Umano.
Come graffi sulla mia faccia le tue deboli conferme. Come lame taglienti le tue lacrime. Come sassi insaguinati e scagliati lontano i resti della mia anima fatta a pezzi. Stavolta tutto è diverso. Tutto arriva di botto come uno di quei gesti che non ti aspetti mai e proprio per questo ti sorprende. Tutto arriva e tutto svanisce allo stesso modo.
Sospesa e perfettamente lucida. Dannatamente cosciente e perfettamente consapevole dell’ Infelicità che da sempre mi appartiene.Nessun rimpianto, nessun rancore. Ciò che è bello, rimane bello sempre anche mentre si allontana. Ci fa male ma non è per noi, non è quello il nostro momento. Mi chiedo quando mai e se arriverà quel momento.
Le mie lacrime ora sono spighe di grano al vento…non si disperano, volano lontano, accompagnate dal vento di primavera che le trasformerà, prima o poi…in oro. Nella mia testa. Sulla mia pelle. Dentro ai miei occhi. Un solo piano. Una sola vita a compiersi.
Che stillicidio la vita…quando ti senti di non appartenere a nulla e a nessuno. Sospesa in un universo senza fine e senza traccia. Sospesa tra il bene e il male. Sospesa in una vita caotica che mi violenta ogni giorno, la vita con un ritmo che io non riesco proprio a seguire. Le mie parole scritte, riscritte, sentite, bagnate di lacrime, graffianti come unghie su di una lavagna, sporche di terra e piene di sole, ridenti….fuggitive, sono tutto ciò che possiedo davvero di me. Una me lunatica, insoddisfatta, per tutti infelice. Non sono infelice…la mia felicità semplicemente non è la vostra. Non sarò felice per ciò che ognuno di voi ha o crede di avere. Non sarò felice per ciò che è effimero e che mi spaventa anche al solo tentativo di averlo afferrato per un attimo. Sono felice tutte le volte che la mia mente è libera dai pensieri per accogliere ogni piccola, insignificante cosa che a voi non appartiene.Che a voi non interessa.
Alle 4:00 di questa notte sono stata distesa sullo sdraio…nel terrazzo. Ho visto l’alba intorno alle 6.30 e mi sono sentita intorpidita sotto il piumone ma sentivo di appartenermi. Sentivo che io c’ero…continuavo ad esistere come le stelle, il cielo e quel sole che nasceva. Il sole c’era per me e solo per me in quel momento e non voglio più che mi si capisca. Io mi capisco, mi conosco e sono cosi legata a me nel bene e nel male che non voglio nient’altro.
Sono nata sospesa tra terra e cielo e vivo cosi da tutta la vita. Sospesa e basta.
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